Gog | |
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Autore | Giovanni Papini |
1ª ed. originale | 1931 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | satira, fantastico, fantascienza, filosofico |
Lingua originale | italiano |
Protagonisti | Gog (Goggins) |
Seguito da | Il libro nero - Nuovo diario di Gog |
Gog è un romanzo satirico di Giovanni Papini del 1931.
È una raccolta di brani tratti dal diario immaginario del personaggio che dà il nome al libro, storie caratterizzate da un pessimismo alla Huxley[1] sul «destino brillante» offerto all'uomo moderno dalle società capitalistiche. Papini lo definisce «un documento singolare e sintomatico: spaventoso, forse, ma di un certo valore per lo studio dell'uomo e del nostro secolo», pubblicandolo per «far cosa utile» al lettore, «perché si scorgono meglio, in questo ingrandimento grottesco, le malattie segrete (spirituali) di cui soffre la presente civiltà».[2]
Il romanzo, scritto forma di diario, divenne uno dei più noti di Papini e venne tradotto anche in America.[3] Per i suoi spunti fantastici l'opera è accostata ai primi gli esempi della fantascienza italiana tra le due guerre.[4] Il romanzo è stato anche accusato di antisemitismo.[5] Il romanzo venne scelto nell'aprile 1943 dalla Radio di Vichy per una trasmissione di propaganda, e una scuola di allievi di Salò lo adotta lo stesso anno come testo in un corso di antisemitismo.[6]
Gog ebbe un seguito vent'anni dopo, con Il libro nero - Nuovo diario di Gog (1951).[2]
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